Oggi il nostro intervistato è il giovane designer di fumetti Marco Gervasio - che qui ci racconta un po 'del vostro lavoro straordinario e la sua "complicità" ... con un ladro leggendario - uno galante anatra, ed estremamente determinato a scrivere il suo nome: "Fantomius", nel pantheon dei più famosi personaggi Disney.
1) Maestro Marco Gervasio, prima grazie per averci concesso questa intervista. Mi chiedo dove, e come hai iniziato a lavorare con i fumetti Disney? Quali sono gli artisti , e personaggi che hanno sempre ispirato - dentro e fuori, di "Mondo Disney"?
R: Ho iniziato a disegnare i personaggi Disney fin da quando ero bambino. Poi crescendo non ho mai abbandonato "Topolino" e company e ho realizzato alcune tavole che ho avuto occasione di presentare nel 1996 a Giovan Battista Carpi, in una Fiera del Fumetto romana.
Il Maestro ha gradito i miei lavori e mi ha introdotto all'Accademia Disney. L'anno dopo, la mia prima storia è uscita su "Topolino".
Gli artisti che mi hanno ispirato sono prima di tutto: Giorgio Cavazzano, Maestro indiscusso per i fumetti Disney (E non solo) e poi Albert Uderzo, per il fumetto umoristico, non Disneyano.
Il personaggio che più amo nel mondo Disney è "Paperinik" - di cui ho realizzato numerose storie e adesso mi sto occupando del suo antesignano "Fantomius".
Al di fuori di Disney amo "Asterix", per l'umoristico e "Zagor" della Bonelli per il realistico.
2) "Il Guardiani dei Cristalli"(Inédita in Brasile) di Alberto Savini. Com'è stato lavorare con Emilio Urbano e Andrea Lucci, disegnare questa storia di 104 pagine insieme? Cosa ne pensi di eseguire una avventura che unisce queste due famiglie - ad esempio: un'avventura nella festa di Natale?
R: Disegnare "Il Guardiani dei Cristalli" è stata una bella esperienza, anche se non amo molto realizzare una storia (Sebbene a puntate) a più mani. Eseguire un'avventura con tutti i personaggi Disney assieme sarebbe molto divertente da disegnare, ma anche molto difficile da scrivere.
I due mondi (Topi e Paperi) difficilmente convivono.
3) L'avventura mítica: "Wizards of Mickey" (Stefano Ambrosio) è stato un grande successo anche in Brasile. Hai lavorato con diversi autori, come è stato quello di svolgere questa collaborazione nelle 266 pagine, di questa saga?
R: "Wizards" è sta una bella e completa impresa. In realtà, ognuno dei vari autori che ha disegnato la saga ha dato una sua visione dei tre maghi senza interferire troppo con la visione degli altri. Tanto più che c'era l'ottimo Stefano Ambrosio che tirava le fila di tutti e coordinava alla grande tutta la saga.
Mi sono divertito a disegnare i due episodi che ho realizzato nonostante il fantasy non sia il mio "campo" preferito.
4) "Le Strabilianti Imprese di Fantomius, Ladro Gentiluomo": come ha fatto questo incredibile serie di contare su nuove avventure - un atmosfera "noir" - come ha fatto la leggenda di carattere "Fantomius" - citato solo nei racconti di "Paperinik", di Guido Martina?
R: Come dicevo, amo "Paperinik" e da sempre sono stato molto impressionato e incuriosito dalle sue origini.
Quella presenza appena citata da Martina di questo leggendario e misterioso ladro gentiluomo del passato: "Fantomius", mi ha sempre intrigato.
Ho pensato che fosse un personaggio che poteva dare tanto e che valeva la pena di approfondire, così quando ho avuto l'occasione ho scritto le prime storie su di lui, creandogli attorno un mondo "nuovo", retrò (Anni 20) e noir - con la giusta dose di mistero e di "segreto" che da sempre contraddistinguono le mie fantasie da ragazzo.
E ovviamente non ho tralasciato il divertimento che sempre deve accompagnare le storie Disney.
Fortunatamente anche i lettori hanno apprezzato le mie idee e il ladro gentiluomo prosegue le sue imprese furfantesche, senza timore.
5) Quali sono i film, o libri, e personaggi che ti hanno ispirato a fare questa spettacolare saga? Quanto tempo avremo le avventure di "Fantomius" e "Dolly Paprika"? Pensi che possibile di fare un'avventura in cui il Archimede inventare una macchina del tempo, e Paperinik finito l'incontro con Fantomius, in questi giorni?
R: Per i libri, ho letto tutte le storie di "Arsene Lupin" di Maurice Leblanc, e poi lo "Sherlock Holmes" di Conan Doyle e "Hercule Poirot" di Agatha Christie.
Per i film, sicuramente la saga di Fantomas con Louis De Funès (Da cui il Commissario Pinko prende molta della sua imbranatezza), e la saga della "Pantera Rosa" con Peter Sellers e poi tutti i film legati agli anni in cui si svolgono le stori e di Fantomius, gli anni 20, come il bellissimo "The Artist", per dirne uno.
Ma anche tutti i film che hanno lasciato un segno nella mia immaginazione, come per es: "King Kong".
Le avventure di Fantomius e Dolly, come dicevo, per ora navigano a vela spiegata , ma ho pensato a una fine della saga - che quindi non sarà illimitata.
Per l'incontro tra "Paperinik" e "Fantomius"... ho già "qualcosa" in mente!
6) Mi chiedo: tu eri già in Brasile, e se si conosce il carattere "Pelèzinho" - del autore di fumetti Mauricio de Sousa - che rappresenta come un bambino, il giocatore Pelè?
E anche - come chiesto (Donald) Sofriti e (Libero) Ermetti in una recente intervista per mio blog - si pensa di fare un giorno - una storia, magari di calcio - con il carattere "brasiliano": Jose Carioca?
R: Non sono mai stato in Brasile, ma mi piacerebbe molto un giorno poterlo visitare. Conosco Mauricio de Souza, un bravissimo autore.
Lui ha creato "Pelèzinho" - io invece ho disegnato "PaperTotti", abbiamo qualcosa in comune!
Per ora non ho in programma una storia con il simpatico "Carioca", ma non si sa mai... magari se "Fantomius" finirà in Brasile potrebbe incontrare un giovane "Jose Carioca"?
7) Ancora una volta, ringraziando la loro partecipazione, vorrei chiedere un disegno autografato per me, e per gli amici di "Chutinosaco" - con "Lord Quackett" e il suo alter ego, "Fantomius"?
E chiedere loro di lasciare un messaggio finale per i tuoi fans brasiliani.
R: Un abbraccio romano caloroso ai miei fans del Brasile!
Vi ringrazio per la vostra passione nel seguire i miei lavori e prometto che ce la metterò tutta per non deludervi. E chissà che prima o poi non ci si possa incontrare in Brasile!